Ferite a rischio infezione, una medicazione in nanocellulosa ne rileva i primi segnali

Roma, 20 giugno 2023 (Agenbio) – Una ricerca realizzata dall’Università di Linköping, in Svezia, ha individuato come rivelare la presenza di un’infezione tramite un’innovativa medicazione in nanocellulosa, in grado di reagire cambiando colore alla presenza di batteri.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Materials Today Bio, descrive questa innovazione che consentirebbe di captare i primi segni di infezione senza interferire con il processo di guarigione.

La medicazione – di cui al momento esiste soltanto un prototipo – sarebbe in grado di far passare i liquidi disinfettanti, impedendo a batteri e microbi di penetrare nelle ferite. Inoltre, in base alla gravità della lesione, il suo colore muta per segnalare se deve essere rimossa o meno.

Per fare in modo che la medicazione mostrasse l’elevato valore di pH, che indica la presenza di batteri e, quindi, di infezione, i ricercatori hanno utilizzato il blu di bromotimolo (BTB), un colorante che cambia colore da giallo a blu quando il valore di pH supera 7.

Affinché BTB possa essere utilizzato nella medicazione senza essere compromesso, è stato caricato su un materiale di silice con pori di dimensioni di pochi nanometri.

Il materiale di silice potrebbe, quindi, essere combinato con il materiale della medicazione senza compromettere la nanocellulosa. Il risultato è una medicazione per ferite che diventa blu quando c’è un’infezione. (Agenbio) Etr 11:00.