Roma, 20 giugno 2023 (Agenbio) – Secondo una ricerca realizzata dalla Fondazione Santa Lucia IRCCS in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma, le scelte disoneste adottate durante le interazioni sociali coinvolgono determinate aree del cervello, rilevabili attraverso la tecnica della risonanza magnetica funzionale.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Communications Biology, ha coinvolto 34 persone tra i 20 e i 46 anni e ha utilizzato un semplice gioco di carte associato alla possibilità di guadagnare un premio in denaro. Il giocatore fuori dalla risonanza magnetica doveva tentare di pescare tra due carte quella vincente, senza però poter verificare l’esito della sua scelta. Il partecipante all’interno della risonanza magnetica aveva invece il compito di osservare e comunicare il risultato del gioco, potendo quindi decidere se dire la verità o mentire per rovesciare a suo favore l’esito del gioco. Il soggetto nella risonanza magnetica era consapevole che in metà dei casi il compagno di gioco non avrebbe potuto sapere se avesse mentito oppure no (reputazione non a rischio), mentre nell’altra metà dei casi avrebbe potuto aver contezza di eventuali menzogne (reputazione a rischio).
Come previsto, le persone tendono a diminuire il numero di bugie egoistiche durante la condizione in cui la loro reputazione è a rischio. Grazie alle neuroimmagini è stato possibile evidenziare che le bugie egoistiche durante la condizione di reputazione a rischio erano collegate all’aumento di connettività tra la corteccia cingolata anteriore bilaterale e l’insula anteriore sinistra, due regioni cerebrali che sono fortemente implicate nell’elaborazione emotiva e nel controllo cognitivo. (Agenbio) Etr 10:00.