Roma, 30 giugno 2023 (Agenbio) – Un team di scienziati del CNR, dell’Irccs San Raffaele, dell’Istituto Telethon di genetica e medicina e dell’Università Cattolica ha scoperto nuovi meccanismi di sviluppo del Parkinson. La malattia, che colpisce principalmente il movimento, è dovuta alla morte dei neuroni che producono la dopamina nel mesencefalo. La patologia in alcuni casi comporta anche allucinazioni, difetti di memoria e demenza. I ricercatori hanno scoperto che la comparsa di deficit di memoria e perfino della demenza è dovuta all’accumulo e all’aggregazione di una molecola, la -sinucleina, di norma presente nel cervello umano, ma non in quelle quantità. Il fatto che i difetti di memoria in alcuni casi scompaiono o rimangano circoscritti alla memoria, mentre in altri sfocino nella demenza vera e propria, con compromissione di tutti gli aspetti comportamentali, dipende dal sito cerebrale in cui si realizza l’accumulo anormale della proteina -sinucleina. Quando l’accumulo si genera nell’ippocampo si rilevano precocemente difetti di memoria e sinaptici che tuttavia rimangono stabili per mesi senza neurodegenerazione. Diversamente, quando la -sinucleina si deposita nel mesencefalo provoca deficit motori precoci e, in aggiunta, alcuni mesi dopo compaiono difetti di memoria e una generale compromissione comportamentale simile alla demenza. Questo perché il mesencefalo è una regione cerebrale estremamente connessa con le altre, tanto da rendere più semplice la trasmissione della malattia ad altre aree del cervello. (Agenbio) Anna Lavinia 9:00