Roma, 4 luglio 2023 (Agenbio) – Secondo uno studio spagnolo presentato in occasione del 39esimo Congresso annuale della Società europea di riproduzione umana ed embriologia (Eshre) a Copenhagen, in Danimarca, il Covid, anche se preso in forma lieve, influirebbe sulla qualità degli spermatozoi. Nel dettaglio, li renderebbe non solo meno numerosi, ma anche più lenti. Il tutto per un periodo fino a tre mesi dal momento in cui si è contratto il virus. La professoressa Rocio Núñez-Calonge, consulente scientifico dell’UR International Group presso l’Unità di riproduzione scientifica di Madrid (Spagna) ha affermato che dopo una media di 100 giorni dall’infezione non sembra registrarsi alcun miglioramento nella qualità e nella concentrazione dello sperma, anche una volta prodotto nuovo sperma. “Avevamo ipotizzato che la qualità dello sperma sarebbe migliorata una volta generato nuovo sperma, ma non è stato così – ha spiegato -. Non sappiamo quanto tempo potrebbe essere necessario per ripristinare la qualità dello sperma”. Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno reclutato per lo studio, tra febbraio 2020 e ottobre 2022, 45 uomini che frequentavano sei cliniche riproduttive in Spagna e tutti con una diagnosi confermata di Covid lieve. (Agenbio) Des 11:00