Roma, 4 agosto 2023 (Agenbio) – Una innovativa sonda in grado di individuare i tumori potrebbe migliorare l’efficacia della chirurgia dei tumori neuroendocrini gastrointestinali: è quanto dimostrato da un team congiunto di medici, ricercatrici e ricercatori dell’Istituto Europeo di Oncologia, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e di Sapienza Università di Roma. La sonda costituisce uno strumento innovativo in grado di rilevare i positroni, particelle emesse da radiofarmaci come quelli comunemente utilizzati per eseguire una diagnostica PET. Il dispositivo, sviluppato da INFN e Sapienza, ha dimostrato un’elevata sensibilità nell’individuare cellule tumorali marcate con un radiofarmaco specifico per i tumori neuroendocrini. Una capacità che rende la sonda efficace nel guidare la mano del chirurgo esattamente alla sede della lesione, per quanto microscopica o in una posizione difficile. La procedura prevede l’iniezione di una minima dose di radiofarmaco specifico per i tumori neuroendocrini che va selettivamente a posizionarsi sulle cellule tumorali. Grazie al suo impiego le operazioni chirurgiche risulteranno più precise e conservative, in quanto sarà possibile rilevare con grande precisione la presenza di tessuti da rimuovere, evitando al contempo asportazioni inutili. “La sonda beta è in grado di rilevare anche la minima presenza di cellule tumorali e nell’ 80% dei casi il chirurgo riesce a rimuoverle senza creare danni eccessivi. Il punto forte della procedura è che bilancia la capacità di trovare la malattia e la necessità di preservare tessuti vitali per il paziente”, spiega Emilio Bertani, chirurgo della Divisione di Chirurgia dell’Apparato Digerente e coordinatore dello studio clinico. (Agenbio) Cdm 13:00