Roma, 7 agosto 2023 (Agenbio) – Siamo ormai a ridosso di Ferragosto e per molti italiani è arrivato il momento delle tanto agognate vacanze. C’è chi preferisce non andare troppo lontano e chi, invece, ama staccare completamente la spina dalla routine quotidiana viaggiando su e giù per lo Stivale o valicando i confini nazionali. Ecco, quando si viaggia può capitare di andare incontro a un’intossicazione alimentare, che si manifesta attraverso nausea, vomito, dolori addominali, crampi, diarrea e febbre. Il rischio, come spiegato dal divulgatore scientifico Edoardo Mocini al Corriere della Sera, è di essere soggetti a infezioni, intossicazioni e tossinfezioni. In estate i pericoli aumentano perché si consumano prevalentemente piatti freddi, di solido a base di carne e pesce crudi, e più vegetali mangiati al momente direttamente dopo essere stati colti: se non lavati a dovere questi alimenti possono avere conseguenze sulla salute. Se i cibi più sicuri sono quelli cotti, quando si viaggia bisogna prestare particolare attenzione “all’acqua non potabile (mai bene acqua dal rubinetto, ma solo imbottigliata), a frutta e verdura crude, a carni, pollame e derivati crudi o poco cotti, alle uova e agli ovo-prodotti. Quindi, a creme e gelati artigianali”. E, ancora: “al pesce e ai frutti di mare crudi, al latte e ai prodotti caseari non pastorizzati” afferma l’esperto. (Agenbio) Des 9:00