Roma, 10 agosto 2023 (Agenbio) – Una nuova ipotesi sperimentale sulla diagnosi preventiva della dermatite atopica attraverso le lacrime è stata dimostrata da uno studio di dermatologi e oculisti di Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Università Cattolica, campus di Roma. Oggetto di studio della ricerca, pubblicata su Experimental Dermatology, sono le lacrime di pazienti affetti dalla malattia infiammatoria cronica della pelle di grado moderato-severo e trattati con uno specifico farmaco, un anticorpo monoclonale (dupilumab). Nei 39 pazienti arruolati e sottoposti a visita oculistica, sono stati ricercati biomarcatori e fattori clinici in grado di predire eventi indesiderati oculari. Analizzati prima, dopo 16 settimane dalla somministrazione del farmaco e al momento della comparsa dell’effetto indesiderato agli occhi, è stato rivelato un valido test predittivo, il break-up time che valuta la stabilità del film lacrimale. In sostanza, bassi valori di break-up time al basale sono stati associati a pazienti che sviluppavano (durante il trattamento) disturbi oculari. I risultati pertanto suggeriscono che una valutazione oculistica pre-trattamento potrebbe individuare prima i pazienti soggetti a disturbi oculari. Ketty Peris, direttrice UOC di Dermatologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS afferma che «questo lavoro sottolinea l’importanza di un approccio multidisciplinare da considerare nei pazienti affetti da dermatite atopica, per un’ottimizzazione della gestione sia della malattia che delle terapie». (Agenbio) Anna Lavinia 10:00.