Roma, 18 agosto 2023 (Agenbio) – Uno studio condotto da ricercatori dell’Istituto Oncologico di Ricerca (IOR) e dell’Istituto Veneto di Medicina Molecolare (VIMM), in collaborazione con l’Università di Padova, ha scoperto che le cellule tumorali della prostata iperattivano il proprio sistema di traduzione per reclutare cellule mieloidi immunosoppressive che aiutano a eludere il sistema immunitario.
Lo studio ha rivelato che il blocco del meccanismo di traduzione inibisce il reclutamento di cellule mieloidi immunosoppressive e migliora l’efficacia dell’immunoterapia convenzionale. Nel carcinoma della prostata, la conta delle cellule soppressorie di derivazione mieloide (MDSC) è correlata all’aggressività del tumore. Il principale recettore sulla superficie delle MDSC, CXCR2, consente loro di essere reclutate nei tumori.
Tuttavia, nei modelli di cancro alla prostata, l’inibizione di CXCR2 non annulla completamente il reclutamento di MDSC nel tumore. I ricercatori hanno scoperto che le proteine Bgn, Spp1 e Hgf promuovono la migrazione delle MDSC e migliorano la loro capacità di sopprimere i linfociti T coinvolti nella risposta antitumorale. Il silenziamento dei geni che codificano per queste proteine nei modelli di cancro alla prostata riduce il reclutamento di MDSC e la crescita del tumore. (Agenbio) Etr 11:00.