Roma, 23 ottobre 2023 (Agenbio) – Quali vaccini devono avere la priorità nel nostro Paese? La questione è stata affrontata in occasione della Conferenza Nazionale di Sanità Pubblica organizzata dalla Società Italiana d’Igiene (SItI). Si è parlato molto di Papillomavirus, che è “estremamente diffuso all’interno della nostra popolazione ed è causa di moltissimi tumori”, secondo quanto dichiarato dalla professoressa Roberta Siliquini, presidente SItI. Che ha poi aggiunto: “Provoca il 90% dei tumori del collo dell’utero, e non risparmia ano, pene, vulva e distretto testa-collo. Tumori gravi, che hanno una letalità e un’incidenza alta”. “Nel nostro Paese – ha dichiarato la dottoressa Antonietta Spadea – siamo molto bravi con le coperture vaccinali dei bambini a 24 mesi, per poi calare con le vaccinazioni che riguardano gli adolescenti. Per quanto riguarda il Papillomavirus, la stima è del 60% per le ragazze e del 40% per i ragazzi, per cui stiamo cercando di adottare nuove strategie in grado di raggiungere tanto i ragazzi quanto le loro famiglie per spingerli a vaccinarsi”. Tra le iniziative intraprese, l’organizzazione degli open days, l’invio di lettere e sms e gli incontri promossi nelle scuole. Ci sono poi i classici malanni di stagione, che possono essere combattuti appunto con i vaccini. “Si può intervenire con quello antinfluenzale e quello contro lo pneumococco, che aiutano a limitare i danni di malattie e complicanze, come le ospedalizzazioni e le morti” ha detto il professor Giancarlo Icardi. (Agenbio) Des 10:00