Roma, 25 ottobre 2023 (Agenbio) – Un innovativo materiale in grado di catturare nanoparticelle d’argento disperse nell’acqua è stato ideato da un team di ricercatori ENEA e Università di Pavia. Le particelle ultrafini d’argento, di dimensioni inferiori ai 100 nanometri e presenti in dispositivi medico-sanitari, elettrodomestici, mobili, spazzolini da denti e abiti , hanno proprietà disinfettanti che le rendono uno dei prodotti più utilizzati nelle nanotecnologie, con una produzione annua che si aggira attorno alle 500 tonnellate.
Il nuovo materiale, descritto sulla rivista Molecules,in grado di rimuovere le nanoparticelle d’argento dall’acqua si basa su un composto innocuo e inerte con cui si fa il vetro, la silice, che viene trattata con la tecnica di nanoimprinting, che permette di ottenere cavità delle stesse dimensioni delle nanoparticelle d’argento da rimuovere dall’acqua.
Dai test di laboratorio è emerso che questo materiale è in grado di catturare efficacemente le nanoparticelle d’argento: un grammo di silice nanoimprinted può rimuovere oltre 4 milligrammi di nanoparticelle d’argento, circa un milione di miliardi di nanoparticelle. (Agenbio) Cdm 12:00.