Roma, 25 ottobre 2023 (Agenbio) – I prebiotici – che si trovano in alimenti di origine vegetale come cipolle, porri, carciofi, grano, banane e in alte concentrazioni nella radice di cicoria – vengono utilizzati per favorire la colonizzazione di batteri benefici nell’intestino. In un nuovo studio pubblicato su Gut (BMJ), i ricercatori del Centro medico dell’Università di Lipsia si sono chiesti se alcuni prebiotici possano anche influenzare la funzione cerebrale migliorando la comunicazione tra il microbioma intestinale e il cervello.
I risultati, derivati da neuroimaging avanzato, sequenziamento di prossima generazione di batteri intestinali e analisi combinate di potenziali percorsi metabolici, suggeriscono che i cambiamenti microbici funzionali possono essere alla base della risposta alterata del cervello verso segnali alimentari ad alto contenuto calorico.
È attualmente in corso uno studio di follow-up che esamina gli effetti della somministrazione di prebiotici a lungo termine e ad alte dosi per sei mesi sul comportamento alimentare, sulla funzione cerebrale e sul peso corporeo nelle persone che vivono in sovrappeso e obese. (Agenbio) Cdm 13:00.