Roma, 30 ottobre 2023 (Agenbio) – Nuove speranze nel trattamento del tumore del polmone arrivano dai risultati dello studio di Fase 3 Keynote-671 in pazienti con questo tipo di carcinoma non a piccole cellule (Nsclc). I dati sono stati presentati al Congresso della European Society for Medical Oncology (Esmo). Ciò che è stato dimostrato è che in uno stadio precoce della malattia, l’immunoterapia con la molecola pembrolizumab, prima e dopo l’intervento chirurgico, riduce del 28% il rischio di morte e migliora la sopravvivenza globale, con il 71% dei pazienti vivi a tre anni. A parlarne è stata Silvia Novello, responsabile Oncologia Polmonare all’Ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano: “I risultati dello studio Keynote-671 rappresentano un importante passo in avanti e permetteranno di migliorare i risultati terapeutici dei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule resecabile. Pembrolizumab più chemioterapia prima dell’intervento chirurgico e a seguire come singolo agente dopo la chirurgia ha il potenziale per diventare una strategia fondamentale che può modificare la storia di questa neoplasia in stadio precoce, aumentandone significativamente le possibilità di cura”. Il tumore del polmone è la principale causa di morte a livello mondiale. (Agenbio) Des 12:00