Roma, 8 novembre 2023 (Agenbio) – L’analisi delle acque reflue può consentire di captare in anticipo la diffusione nella popolazione degli Enterovirus: è quanto emerge da una ricerca condotta dall’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con il laboratorio di Indicatori Epidemiologici Ambientali dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS e con Regione Lombardia, pubblicata sulla rivista Science of the Total Environment.
I ricercatori hanno raccolto campioni di acque reflue tra marzo 2020 e dicembre 2022 misurando la concentrazione degli Enterovirus: i risultati delle analisi sono stati confrontati con i dati di rilevazione nell’area metropolitana milanese, dimostrando picchi della carica virale subito dopo la rimozione delle restrizioni imposte dalla pandemia di SARS-CoV-2. Inoltre, si è rilevato come questi picchi epidemici anticipassero di circa 2 mesi l’aumento di casi clinici nella stessa popolazione in studio.
“La messa in campo di questo nuovo approccio di sorveglianza degli enterovirus permette di ricavare dati epidemiologici fondamentali in assenza di sistemi di sorveglianza clinica, confermando che l’epidemiologia delle acque reflue sarà uno strumento potente per la sorveglianza di future epidemie” ha spiegato Laura Pellegrinelli, ricercatrice del dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute della Statale e autrice dello studio. (Agenbio) Cdm 10:00.