Roma, 9 novembre 2023 (Agenbio) – Le nanoplastiche possono causare patologie ossee. Di questo si è occupato lo studio pubblicato su Science Direct – Journal of Hazardous Materials, che ha visto in campo un team di esperti, tra cui Lavinia Casati, ricercatore di Patologia Generale presso il Dipartimento di Scienze della Salute della Statale di Milano, il laboratorio di Patologia Generale coordinato da Raffaella Chiaramonte, docente di Patologia Generale dello stesso Ateneo, e altri gruppi di ricercatori, tra cui il team di ricerca di Marco Parolini, docente di Ecologia del Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali, i ricercatori del Dipartimento di Biotecnologie Mediche e Medicina Traslazionale dell’Università degli Studi di Milano e dell’Università di Parma. Quali siano gli effetti di questi contaminanti sull’essere umano è proprio ciò che ha provato a scoprire la ricerca, sebbene i risultati – come spiegato dagli stessi autori – sia da considerare ancora parziale. Ciò che è emerso finora è che le nanoplastiche riducono la vitalità delle cellule, ne aumentano la morte e inducono la formazione di radicali liberi. A livello funzionale, inoltre, alterano la capacità migratoria degli osteoblasti e potenziano il riassorbimento indotto dagli osteoclasti. In sostanza contribuiscono all’impoverimento osseo. (Agenbio) Des 12:00