Roma, 17 novembre 2023 (Agenbio) – Le neuroprotesi, dispositivi che sostituiscono o migliorano funzioni specifiche del sistema nervoso, potrebbero rappresentare una svolta nel trattamento di alcune malattie neurodegenerative.
È quanto emerge da uno studio pubblicato su Nature Medicine che racconta come è cambiata la vita di Marc, il primo paziente con Parkinson a cui è stata impiantata una neuroprotesi che agisce sul midollo spinale attraverso una stimolazione elettrica.
L’impianto della neuroprotesi è stato effettuato due anni fa al Lausanne University Hospital (CHUV) e coordinato dagli scienziati del NeuroRestore, il centro svizzero specializzato nella neurochirurgia riparativa che si avvale della collaborazione di ingegneri, medici e scienziati della Ecole polytechnique fédéral de Lausanne (EPFL), del Lausanne University Hospital (CHUV) e della Università di Losanna.
La neuroprotesi consiste in un campo di elettrodi posizionato a ridosso del midollo spinale e in un generatore di impulsi elettrici impiantati sotto la pelle dell’addome. Grazie ad una programmazione mirata delle stimolazioni del midollo spinale che si adatta in tempo reale ai movimenti, Marc ha sperimentato un rapido miglioramento della deambulazione. Dopo diverse settimane di riabilitazione, oggi il paziente è in grado di camminare quasi normalmente. Ora i ricercatori puntano ad applicare su larga scala il nuovo dispositivo che finora è stato testato su un solo paziente. (Agenbio) Etr 10:00.