Roma, 21 novembre 2023 (Agenbio) – Uno studio condotto dall’Università di San Francisco ha scoperto come si può predire attraverso un esame del sangue l’aggravarsi della Sclerosi Multipla fino a due anni prima. La prima ricerca a quantificare l’intervallo di tempo che precede l’arrivo della disabilità nella malattia. Infatti, in casi più gravi i pazienti possono avere una ridotta mobilità con spasticità, debolezza e scarsa coordinazione. Nello studio sono stati analizzati quasi 1900 pazienti in più anni e tra questi, 570 persone sono state identificate con disabilità in peggioramento. Si è scoperto che maggiori sono i livelli di Nfl nel sangue (biomarcatori ai danni dei nervi) più alto è il rischio dell’aggravarsi della disabilità. Questo potrebbe essere un segnale predittivo del peggioramento della malattia. L’autore dello studio Ahmed Abdelhak (Dipartimento di Neurologia dell’UCSF e del Weill Institute for Neurosciences) ha affermato che l’innalzamento del Nfl si verifica prima se c’è una complicazione della disabilità senza ricadute. Inoltre, «questo schema diverso potrebbe indicare un processo più prolungato che diminuisce di intensità prima dell’aumento della disabilita. Questo è in linea con le conoscenze che provano che la morte delle cellule nervose è un processo lento che porta alla disabilità permanente. Ciò significa che gli interventi per proteggere le cellule nervose potrebbero avere il tempo di fermare la disabilità» ha aggiunto Ari Green, direttore medico del Centro per la Sclerosi Multipla e la Neuroinfiammazione dell’UCSF. (Agenbio) Anna Lavinia 12:00