Roma, 23 novembre 2023 (Agenbio) – Diete ad alto contenuto di zuccheri legate a disturbi neurodegenerativi: è quanto hanno dimostrato i ricercatori del Fred Hutchinson Cancer Research Center in uno studio pubblicato su PLOS Biology, aprendo nuove prospettive per le terapie. La ricerca mostra che una dieta ricca di zuccheri – frequentemente segno distintivo dell’obesità, considerata tra i fattori di rischio per disturbi neurodegenerativi come il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson – provoca resistenza all’insulina nel cervello, che a sua volta riduce la capacità di rimuovere i detriti neuronali, aumentando così il rischio di neurodegenerazione.
In questa ricerca, gli studiosi si sono concentrati sul cervello esaminando le cellule gliali, perché è noto che la disfunzione microgliale porta alla degenerazione neurale. I livelli della proteina PI3k indicano quanto una cellula è in grado di rispondere all’insulina: lo studio ha scoperto che la dieta ricca di zuccheri portava a una riduzione dei livelli di PI3k nelle cellule gliali, indicando resistenza all’insulina.
I ricercatori hanno anche esaminato l’equivalente della microglia, chiamato glia rivestita (la cui funzione primaria è quella di rimuovere i detriti neurali, come gli assoni in degenerazione) misurando bassi livelli della proteina Draper e indicando così una funzione compromessa. Ulteriori test hanno rivelato che la riduzione artificiale dei livelli di PI3k ha portato sia alla resistenza all’insulina sia a bassi livelli di Draper nell’involucro della glia. (Agenbio) Cdm 12:00.