Roma, 28 novembre 2023 (Agenbio) – Un recente studio americano ha scoperto come il grasso addominale può essere una spia di Alzheimer 15 anni prima del manifestarsi dei sintomi della malattia neurodegenerativa. Nello specifico, gli autori della ricerca stimano che una donna su 5 e un uomo su 10 potranno sviluppare l’Alzheimer. Il grasso viscerale dell’addome ricopre gli organi interni ed è nascosto, pertanto non è del tutto visibile dall’esterno. Gli scienziati hanno collegato un tipo specifico di grasso alla proteina della malattia in persone cognitivamente normali, valutando l’associazione tra l’indice di massa corporea (BMI) e l’assorbimento di amiloide e tau. I partecipanti sono stati sottoposti a misurazione del glucosio, dell’insulina, della tolleranza al glucosio e alla risonanza magnetica per dimostrare che un rapporto elevato tra grasso viscerale e sottocutaneo è associato ad un alto assorbimento del tracciante Pet di amiloide nella corteccia cerebrale, dove l’Alzheimer colpisce maggiormente. I risultati dello studio suggeriscono che «le secrezioni infiammatorie del grasso viscerale, in contrapposizione agli effetti potenzialmente protettivi del grasso sottocutaneo, possono portare all’infiammazione nel cervello, uno dei principali meccanismi che contribuiscono all’Alzheimer» commenta Mahsa Dolatshahi, ricercatrice post-dottorato del Mallinckrodt Institute of Radiology (Mir) alla Washington University School of Medicine di St. Louis. Il grasso viscerale potrebbe essere un obiettivo di trattamento per contrastare il rischio di future malattie neurodegenerative. (Agenbio) Anna Lavinia 10:00