Roma, 28 novembre 2023 (Agenbio) – Perché sentiamo prurito e ci grattiamo? La scienza potrebbe aver trovato una risposta a questo mistero mai risolto della nascita del pruriginoso sintomo. Il colpevole messo sotto accusa, secondo uno studio della Harvard Medical School, è un microbo comune della pelle, un batterio definito “Staphylococcus aureus”. Inoltre, i risultati della ricerca pubblicata su Cell possono essere utili nel trattamento di malattie come eczema e dermatite atopica che vedono proprio nel prurito uno dei sintomi più irritanti. Finora si pensava che il bisogno di grattarsi derivasse solo dall’infiammazione della pelle, ma la ricerca condotta ha identificato un meccanismo del tutto nuovo. Gli esperimenti hanno dimostrato che il microbo rilascia una sostanza chimica che attiva una proteina in grado di trasmettere il segnale dalla pelle al cervello. È stato ipotizzato anche il motivo per cui il microbo trae beneficio dal prurito stesso: probabilmente questo gli consente più facilmente di diffondersi da un ospite all’altro. Gli autori hanno concentrato la loro attenzione su 10 enzimi noti e, dopo vari test, sono giunti al chiaro risultato che un unico enzima, proteasi V8, era il responsabile del prurito. Pertanto, disattivando e interrompendo questo passaggio chiave del ciclo prurito-grattamento si può bloccare il sintomo, attraverso farmaci adatti come il medicinale anticoagulazione approvato dalla FDA. La ricerca apre le porte a futuri farmaci orali e topici in grado di eliminare il prurito. (Agenbio) Anna Lavinia 11:00