Roma, 30 novembre 2023 (Agenbio) – Accanto al sistema di comunicazione tradizionale, “cablato”, basato sulle sinapsi, esiste una rete di neuroni che comunicano a distanza, “senza fili”. Grazie a due studi pubblicati su Nature e Neuron, per la prima volta questo network wireless è stato mappato in un verme, Caenorhabditis elegans. E, secondo gli autori, potrebbe esistere anche in altre specie, uomo compreso.
I neuroscienziati del laboratorio MRC di Biologia Molecolare di Cambridge, autori dello studio pubblicato su Neuron, hanno scoperto che i neuropeptidi, le molecole sintetizzate e rilasciate da neuroni, non fluttuano in maniera casuale tra i neuroni ma agiscono inviando messaggi all’interno di una rete strutturata. I ricercatori hanno cominciato analizzando quali neuroni del sistema nervoso di C. elegans esprimessero i geni di alcuni neuropeptidi e quali esprimessero i recettori per quei neuropeptidi specifici.
Una volta individuati i mittenti e destinatari dei messaggi, è stato possibile selezionare le coppie di cellule nervose in comunicazione wireless tra loro.
Nello studio pubblicato su Nature, condotto in maniera indipendente da neuroscienziati della Princeton University, è stato ricostruito il modo in cui i segnali viaggiano nel sistema nervoso di C. elegans misurando l’attività dei neuroni. Dall’analisi è emerso il ruolo rilevante della rete wireless nella comunicazione neurale.
La mappa creata dai ricercatori, detta connettoma, che rileva 31.479 comunicazioni tra neuroni facilitate dai neuropeptidi, può contribuire a comprendere la causa dell’insorgenza di alcuni problemi neuropsichiatrici molto comuni, come lo stress post-traumatico e i disturbi alimentari. (Agenbio) Etr 13:00.
https://www.nature.com/articles/s41586-023-06683-4