Roma, 20 dicembre 2023 (Agenbio) – Soltanto nell’ultimo anno sono stati rilevati ben 30.601 casi di morbillo concentrati tra l’Europa e l’Asia Centrale. Nel 2022 erano stati appena 909, con un aumento quantificabile nel 3266%. A evidenziare lo stato di emergenza è stato l’Unicef che ha richiesto supporto per evitare conseguenze che potrebbero assumere contorni drammatici. Il Paese più colpito in assoluto è stato il Kazakistan con 69 casi ogni 100mila abitanti, per un totale pari a 13.254. Alle sue spalle c’è poi il Kirghizistan con 58 casi ogni 100mila abitanti, il che significa 3.811 casi. Completa il podio la Romania che proprio una settimana fa ha annunciato un’epidemia nazionale di morbillo per un tasso di 9,6 casi per 100mila (1.855 casi totali registrati). Ci sarebbe il vaccino, ma 931mila bambini tra Europa e Asia Centrale non lo hanno ricevuto interamente o parzialmente tra il 2019 e il 2021. Regina De Dominicis, direttrice regionale dell’Unicef per l’Europa e l’Asia centrale, avvisa: “Il morbillo ha un effetto devastante sulla salute di un bambino, talvolta con conseguenze letali. Provoca un indebolimento duraturo del sistema immunitario dei bambini, rendendoli più vulnerabili ad altre malattie infettive, tra cui la polmonite”. (Agenbio) Des 9:00