Roma, 21 dicembre 2023 (Agenbio) – Uno studio scientifico dà finalmente una risposta al cosiddetto mal di gravidanza, la nausea che accompagna le donne in dolce attesa. Ad oggi esistono trattamenti per tenere sotto controllo il problema, ma sono solo parzialmente efficaci. Ben sette donne su dieci sperimentano questo problema noto come iperemesi gravidica e per molte di loro può essere talmente grave da diventare una minaccia per il feto, con conseguente ricovero ospedaliero nei primi tre mesi. È stato fatto un passo avanti verso un trattamento efficace del sintomo. A spiegarlo sono gli scienziati dell’Università di Cambridge che con il loro lavoro hanno svelato il meccanismo che scatena nausea e vomito in gravidanza. La scoperta mette sotto accusa un ormone prodotto dal feto (proteina nota come Gdf15) a cui la madre è esposta prima di rimanere incinta. Il grado di malessere che la donna sperimenta è direttamente collegato sia alla quantità della suddetta proteina immessa nel flusso sanguigno, sia alla sensibilità della mamma a quest’ormone derivante dall’esposizione a cui è stata esposta prima. Il team ha scoperto che le donne con beta-talassemia, una malattia ereditaria del sangue, hanno livelli naturalmente elevati di Gdf15 e dunque sperimenteranno poco o nessun malessere in gravidanza. I risultati della ricerca rivelano molte informazioni utili ad evitare il problema, una base per trovare un metodo efficace e sicuro per evitare il disturbo. (Agenbio) Anna Lavinia 12:00