Roma, 22 dicembre 2023 (Agenbio) – Uno studio coordinato dai ricercatori dell’Università di Toronto, pubblicato su Nature Medicine, ha dimostrato che divarasib, la pillola giornaliera in fase di sperimentazione contro alcuni tipi di tumori solidi, combinata con il farmaco immunoterapico, cetuximab, produce un tasso di risposta del 62% in un gruppo di pazienti con cancro al colon-retto metastatico e portatori della mutazione del gene Kras G12c.
Kras è una proteina chiave che regola il comportamento delle cellule tumorali. Più precisamente, per i pazienti affetti da un tumore con la mutazione del gene Kras G12c, le cellule tumorali hanno molte più probabilità di dividersi in modo incontrollabile e formare tumori, rendendo la malattia molto difficile da trattare con i farmaci oggi disponibili.
«La sopravvivenza mediana libera da progressione per i pazienti nello studio è stata di poco superiore a otto mesi e il trattamento è stato ben tollerato con effetti collaterali gestibili», ha spiegato Jayesh Desai, uno degli autori dello studio.
In uno studio pubblicato sul New England Journal of Medicine ad agosto scorso, lo stesso team di ricercatori aveva testato la sicurezza di divarasib in monoterapia su 137 pazienti oncologici, mostrando risultati estremamente promettenti. Studi in vitro precedenti, inoltre, hanno già evidenziato come divarasib è da 5 a 20 volte più potente e fino a 50 volte più selettivo rispetto agli inibitori di Kras disponibili oggi. (Agenbio) Etr 09:00.