(ANSA) – ROMA, 30 DIC – “Quello che mette in pericolo i laboratori d’analisi è il nuovo taglio alle tariffe di remunerazione di un comparto che rappresenta lo 0,56% della spesa del fondo sanitario nazionale”.
Lo dichiara Gennaro Lamberti, presidente di Federlab Italia, tra le principali associazioni di categoria dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatoriali privati accreditati con il Servizio Sanitario Nazionale.
Lamberti replica alle dichiarazioni di ieri del parlamentare di Forza Italia Vito De Palma, il quale, in una nota, ha sottolineato “con enfasi” il rinvio a fine 2024 dell’attuazione della riorganizzazione della rete dei laboratori. Per Lamberti “nessuna norma approvata da questo governo, come da quelli precedenti, ha rinviato tale attuazione che è stata sancita, per legge, fin dal 2007. E’ presumibile che De Palma si riferisca ad un richiamo nel Milleproroghe che estende il termine per le regioni di usufruire di alcuni milioni di euro per favorire tali aggregazioni, non già per procrastinarne l’attuazione”. Ne consegue, secondo il presidente di Federlab, che “su tutto il territorio nazionale l’obbligo del raggiungimento della soglia di efficienza resti un obbligo per poter ottenere un contratto con il SSN e poter erogare le prestazioni a carico dello Stato”.
“Se l’onorevole De Palma vorrà un confronto sulla normativa, Federlab è disponibile. Occorre capire che per i laboratori è in gioco il possesso dei requisiti richiesti per garantire la qualità delle prestazioni. Quindi la tutela per gli utenti che ne usufruiscono. A chi conviene giocare al ribasso sulla qualità e quali interessi si intendono tutelare a spese dello Stato? Noi siamo pronti con leggi e sentenze alla mano”, conclude Lamberti (ANSA).