Roma, 12 gennaio 2024 (Agenbio) – La terapia della luce porta a miglioramenti significativi nel sonno e nei sintomi psico-comportamentali per i pazienti con malattia di Alzheimer: emerge da uno studio della Weifang Medical University, Cina, pubblicato sulla rivista PLOS ONE. Il declino cognitivo associato alla malattia di Alzheimer è spesso accompagnato da disturbi del sonno e sintomi psico-comportamentali tra cui comportamento apatico e depressivo, agitazione e aggressività.
La fotobiomodulazione è una terapia non farmacologica che utilizza l’energia luminosa per stimolare il nucleo soprachiasmico, un modulatore del sonno nel cervello. Nel nuovo studio, i ricercatori hanno selezionato 15 studi randomizzati pubblicati tra il 2005 e il 2022 ed eseguiti in sette paesi per un totale di 598 pazienti.
La meta-analisi di tutti e quindici gli studi ha rilevato che la terapia della luce ha migliorato significativamente l’efficienza del sonno, aumentato la stabilità intergiornaliera (una misura della forza dei ritmi circadiani) e ridotto la variabilità intragiornaliera (una misura della frequenza con cui qualcuno passa dal riposo all’attività durante il giorno). Nei pazienti con malattia di Alzheimer, la terapia della luce ha anche alleviato la depressione e ridotto l’agitazione del paziente e il carico del caregiver. Date le dimensioni limitate del campione negli studi inclusi in questa meta-analisi, gli autori proseguiranno con futuri studi più ampi. (Agenbio) Cdm 10:00.