Roma, 16 gennaio 2024 (Agenbio) – Per le persone affette da acromegalia c’è una novità: sarà un algoritmo a definire in modo preciso e dettagliato la scelta del trattamento migliore dopo l’intervento chirurgico. L’acromegalia è una malattia rara dovuta ad un’eccessiva produzione di un ormone della crescita che colpisce ogni anno in Italia 250 persone e 1,2 persone su 10mila in Europa. Il nuovo algoritmo, messo a punto da un’equipe di medici e chirurghi di Fondazione Policlinico Gemelli Irccs di Roma, permetterà una virtuosa gestione della malattia. Come afferma Sabrina Chiloiro, ricercatrice dell’ospedale presso l’unità operativa di Endocrinologia e Diabetologia «questo lavoro consentirà ai pazienti di approdare più rapidamente alla migliore terapia e di ottenere così un miglior controllo della malattia, che finora poteva richiedere anche diversi anni di tentativi, con varie tipologie di trattamento. Il nuovo algoritmo permette invece di orientarsi subito verso la terapia più adatta per ciascun paziente». Con il nuovo strumento i pazienti, in modo rapido e senza soste che allungherebbero la malattia, dopo aver sperimentato una prima terapia senza successo possono essere indirizzati verso una di seconda linea in modo da ridurre la durata della malattia non controllata. Infatti, il tempo trascorso di malattia attiva prolungato diventerebbe un delicato fattore di rischio per l’ammalato portando a complicanze di tipo metabolico, come ad esempio il diabete, problemi cardio-vascolari o fratture da fragilità vertebrale. (Agenbio) Anna Lavinia 9:00