Roma, 17 gennaio 2024 (Agenbio) – «Una combinazione di 11 proteine ha predetto l’attività, il grado di incidenza della malattia a breve e a lungo termine e gli esiti della disabilità». A questa incoraggiante conclusione sono arrivati i ricercatori della Linkoping University, del Karolinska Institute e dell’Università di Skovde che hanno scoperto come l’IA può prevedere la sclerosi multipla grave. Nella sclerosi multipla il sistema immunitario danneggia i nervi del cervello e del midollo spinale. Uno strumento di apprendimento automatico sarebbe in grado di prevedere la progressione della malattia e gli sviluppi della disabilità in diversi individui. Inoltre, le proteine individuate e misurate nel liquido cerebrospinale potrebbero essere utilizzate per sviluppare trattamenti personalizzati per il singolo paziente affetto dalla malattia. (Agenbio) Anna Lavinia 10:00