Roma, 19 gennaio 2024 (Agenbio) – Gli anticorpi IgA mirati su singole proteine possono essere più efficaci degli anticorpi utilizzati finora, che si limitano a colpire le proteine sulla superficie delle cellule tumorali. I nuovi anticorpi invece vanno più in profondità, bersagliando proteine chiave per la crescita tumorale.
È quanto emerge da uno studio finanziato dal National Cancer Institute e pubblicato su Immunity. I ricercatori hanno creato anticorpi IgA che si legano a una proteina mutante nota come KRAS-G12D e ne hanno osservato l’attività quando venivano affiancate a cellule tumorali su un vetrino del microscopio. Gli anticorpi penetravano all’interno delle cellule, catturavano le proteine KRAS anomale e le trascinavano fuori. Il trattamento a base del nuovo anticorpo è stato successivamente testato sui topi con tumori polmonari o ovarici umani con KRAS mutante: la terapia ha ottenuto un rallentamento della crescita del tumore senza causare alcun effetto collaterale evidente.
La proteina mutata KRAS si trova generalmente vicino alla membrana cellulare ed è quindi piuttosto raggiungibile. Altre proteine che alimentano i tumori però si trovano più in profondità. I ricercatori si sono chiesti se i nuovi anticorpi potessero arrivare fino a lì. Per scoprirlo, hanno progettato un anticorpo IgA che prende di mira una forma anomala di IDH1, una proteina che si trova nel citoplasma, che favorisce la crescita di alcuni tumori al cervello e, meno frequentemente, di alcuni tumori del colon e del polmone.
Nei topi con tumori del colon con IDH1 mutante, l’anticorpo ha rallentato la crescita del tumore anche se i tumori avevano bassi livelli di PIGR, “il gancio” utilizzato dalle IgA per entrare nelle cellule. Aumentando i livelli di PIGR, il trattamento con anticorpi rallenta ulteriormente la crescita del tumore. (Agenbio) Etr 12:00.