Roma, 22 gennaio 2024 (Agenbio) – Le attività cerebrali più complesse, come la coscienza di sé stessi, l’attenzione, la memoria episodica, sono rese possibili da connessioni più veloci di altre, dove si registra il 65 per cento in più del consumo di energia osservabile in altre aree del cervello.
È quanto emerge da uno studio del Department of Neuroradiology della Technical University di Monaco, pubblicato sulla rivista Science Advances.
I ricercatori si sono serviti della risonanza magnetica funzionale e della tomografia a emissione di positroni, alle quali sono state sottoposti 30 volontari, per misurare contemporaneamente il metabolismo del glucosio, che indica il consumo di energia, e la quantità di scambi informativi tra i neuroni della corteccia, le principali cellule del tessuto cerebrale.
In questo modo è stato possibile identificare le aree a maggiore consumo collegandole con quelle che presentavano i livelli di connettività più elevati.
I ricercatori hanno rilevato che i meccanismi cerebrali grazie ai quali siamo in grado di attivare funzioni cognitive estremamente complesse sono anche alla base di alcuni fra i disturbi psichici più comuni, come depressione, ansia e schizofrenia. (Agenbio) Etr 11:00.