Roma, 23 gennaio 2024 (Agenbio) – Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Leeds, e pubblicato sul New England Journal of Medicine, dimostra l’efficacia di una nuova terapia personalizzata per i pazienti affetti da leucemia linfatica cronica.
Al momento, i trattamenti prevedono l’utilizzo di chemioterapia, immunoterapia o farmaci che inibiscono la crescita tumorale. Gli studiosi si sono concentrati sui bloccanti della crescita del cancro ibrutinib e venetoclax (I+V), l’obiettivo era capire se fosse possibile personalizzare la durata del trattamento I+V sulla base di prelievi regolari di sangue o midollo osseo, e se così la terapia fosse altrettanto efficace o migliore rispetto al trattamento standard.
Sono stati analizzati 260 pazienti gestiti con I+V e 263 col trattamento standard. Al termine del periodo di osservazione, 87 pazienti erano andati incontro a progressione della malattia, 75 nel gruppo del trattamento standard e 12 in quello I+V, e 34 di questi erano deceduti durante lo studio, 25 nel gruppo standard e solo 9 in I+V.
Grazie al monitoraggio regolare del sangue e del midollo osseo, i ricercatori hanno potuto osservare un quadro più aggiornato della risposta al trattamento, consentendo loro di adattarla a ogni paziente. È emerso che basare la durata del trattamento su prelievi di sangue era altrettanto efficace rispetto a utilizzare prelievi del midollo osseo. (Agenbio) Etr 12:00.