Roma, 23 gennaio 2024 (Agenbio) – Uno studio realizzato da un gruppo di ricercatori costituito da biologi, archeologi, paleo-genetisti e virologi dell’università inglese di Exeter, pubblicato su Science, mostra per la prima volta come il virus responsabile della malattia di Marek si sia evoluto nel corso di mille anni per passare dall’essere praticamente innocuo all’essere invece letale per il 90 per cento dei polli e degli uccelli non vaccinati.
Sul banco degli imputati sono le mutazioni del gene Meq al quale i ricercatori sono risaliti analizzando il Dna di Mdv, ossia l’herpesvirus responsabile della malattia (il cosiddetto Marek’s Disease Virus), isolato dalle ossa di 15 polli provenienti da siti archeologici europei e del vicino Oriente.
Comparando le sequenze genetiche attuali con quelle più antiche, i ricercatori hanno scoperto che fra i vari geni mantenuti nei ceppi moderni, la versione attuale del Meq è ritenuta oncogena, al contrario di quella antica.
Per avvalorare questa tesi, i ricercatori hanno eseguito esperimenti in vitro, dai quali è emerso che le versioni più datate di Mdv, contenenti la sequenza originaria del gene Meq, probabilmente non erano in grado di provocare la formazione di tumori. (Agenbio) Etr 09:00.