Roma, 24 gennaio 2024 (Agenbio) – A dicembre una nave al largo del Portogallo ha perso in mare un container di oltre 26 tonnellate carico di “pellet”, microsfere in plastica. Le correnti hanno contribuito a riversare una vera e propria marea di questi piccoli granuli in plastica sulle spiagge della Galizia e di altre zone del Nord della Spagna. Secondo molti esperti si tratta di un gigantesco disastro ambientale visto il potenziale impatto delle microplastiche sugli ecosistemi. Attualmente sono in corso studi per comprendere la tossicità dei materiali su animali e persone, dato che potrebbero essere già state ingerite da diversi pesci destinati a finire sulle nostre tavole. Centinaia di volontari, nel frattempo, hanno partecipato a una gigantesca campagna di pulizia delle spiagge nel tentativo di rimuovere gli inquinanti e sul caso è stata aperta una inchiesta. Secondo il Wwf “il disastro ambientale in Galizia è anche un altro esempio di come due sciagure del nostro tempo si possano combinare fra loro: in questo caso la materia prima utilizzata per produrre plastica versata direttamente in mare e gli impatti sempre più violenti del cambiamento climatico, che accentuano i fenomeni meteorologici e di conseguenza gli incidenti marittimi”. (Agenbio) Gta 12:00