Scoperti i resti di un tempio dell’imperatore Costantino

Un’equipe di archeologi statunitensi ha permesso il ritrovamento delle rovine di un antico tempio pagano romano del IV secolo d.C.

Roma, 30 gennaio 2024 (Agenbio) – Durante l’incontro annuale delle Archaeological Institute of America, condotto dai ricercatori della Saint Louis University, è stato presentato uno studio che ha permesso di portare alla luce i resti di un tempio romano di età costantiniana a Spello, in Umbria (provincia di Perugia). Grazie agli scavi, condotti in estate dallo storico Douglas Boin della Saint Louis University, nel sito, che si trova vicino a un santuario religioso, sono stati ritrovati tre muri che fanno parte di una struttura massiccia con fondamenta larghe un metro e mezzo e suggeriscono l’esistenza di un tempio romano costruito intorno al 330 d.C., dedicato all’imperatore Costantino.

«Abbiamo trovato tre muri di una struttura monumentale che le prove suggeriscono appartenessero a un tempio romano risalente al periodo di Costantino. Risale al IV secolo d.C. e costituirebbe un’aggiunta notevole al paesaggio di questo angolo d’Italia. Aiuterà in modo significativo la comprensione della città antica, del paesaggio urbano antico e della società cittadina nel tardo impero romano, perché mostra elementi di continuità tra il mondo pagano classico e il mondo romano paleocristiano che spesso vengono offuscati o cancellati dalle narrazioni storiche» ha annunciato il ricercatore della Saint Louis University.

É stato inoltre dichiarato che questa scoperta rivela una significativa continuità tra il paganesimo classico e il mondo romano paleocristiano, due realtà spesso confuse. Costantino (306-337) fu infatti il primo imperatore romano a convertirsi al cristianesimo.

Il motivo per il quale gli archeologi hanno scelto di soffermarsi su quest’area viene ricondotto al “Rescritto di Spello”, il cui testo é contenuto in un’iscrizione marmorea risalente al IV secolo, che è stata rinvenuta il 12 marzo 1732, esposta nel Municipio di Spello. Questa viene attribuita a Costantino poiché, rivolgendosi alla comunità locale, concedeva agli Umbri di poter celebrare nel proprio territorio e con un proprio sacerdote le annuali cerimonie religiose e ludiche previste dalle consuetudini, senza più doversi recare nel centro etrusco di Volsinii a cui erano legati da tempo. In cambio, però, gli abitanti di Spello, città chiamata contestualmente Flavia Constans, avrebbero dovuto costruire un tempio per il culto della Gens Flavia. Un dato innovativo è dunque la dimostrazione di un cambiamento nella società romana, ma soprattutto il sostegno cristiano a un culto imperiale.

«C’era una notevole continuità religiosa tra il mondo romano e il mondo paleocristiano- ha detto Boin- Le cose non sono cambiate da un giorno all’altro. Prima della nostra scoperta, non avevamo mai avuto la sensazione che esistessero reali siti fisici e religiosi associati a questa tarda pratica di culto imperiale. Ma a causa dell’iscrizione e del suo riferimento a un tempio, Spello offriva un potenziale molto allettante per un’importante scoperta di un culto imperiale sotto un sovrano cristiano».

L’esistenza del tempio era stata ipotizzata dagli studiosi, ma non era chiaro dove si trovasse prima del ritrovamento. Boin e i suoi collaboratori torneranno a Spello la prossima estate per completare lo scavo ed esaminare l’intero tempio, sperando in nuove scoperte. (Agenbio) Eleonora Caruso 9:30