Roma, 31 gennaio 2024 (Agenbio) – Chi soffre di emicrania, lo sa bene: gli attacchi possono risultare talmente forti da impedire il regolare svolgimento delle attività quotidiane. Tuttavia, è possibile prevenirlo, anticipandone così gli effetti. Questo è quanto emerso da uno studio pubblicato su Neurology, la rivista medica dell’American Academy of Neurology, che ha esaminato diversi fattori per conoscere in modo più accurato l’insorgenza della patologia. In che modo? Utilizzando un’app per monitorare il sonno, l’energia, le emozioni e lo stress. La ricerca ha coinvolto 477 persone di età compresa tra 7 e 84 anni, comprese 291 donne. A tutte loro è stato richiesto di valutare umore, energia, stress e mal di testa quattro volte al giorno per due settimane. Un fattore determinante è la qualità del sonno: le persone con una qualità del sonno percepita peggiore avevano in media una probabilità maggiore del 22% di avere un attacco di mal di testa la mattina successiva. Così l’autrice dello studio Kathleen R. Merikangas, PhD, del National Institute of Mental Health, parte del National Institutes of Health in Bethesda, Maryland: “Non abbiamo trovato alcun legame tra i sintomi di ansia e depressione di una persona e la probabilità di avere un attacco di emicrania il giorno successivo. L’aspetto più interessante è che il mal di testa era associato alla qualità del sonno auto-valutata piuttosto che alle misurazioni effettive dei modelli di sonno”. La possibilità di gestire l’emicrania arriva, dunque, da un’app di monitoraggio del sonno. (Agenbio) Des 9:00