Roma, 9 febbraio 2024 (Agenbio) – Un gruppo di ricercatori di Ospedale e Università Vita-Salute San Raffaele, grazie alla collaborazione con la start up americana Asher Biotherapeutics, ha sperimentato per la prima volta al mondo, in modelli preclinici, una molecola in grado di riattivare il sistema immunitario contro l’epatite B cronica.
I ricercatori sono riusciti a sperimentare l’interleuchina-2, una molecola-messaggero del sistema immunitario che agisce come una sorta di immunoterapia, sviluppando un approccio detto di “cis-targeting”. In pratica, la molecola, coniugata con un anticorpo specifico, riesce a indirizzarsi solo sui linfociti T, ossia le cellule del sistema immunitario deputate ad attaccare il virus HBV, attivandoli in maniera corretta contro la malattia.
«Abbiamo visto sui modelli murini di malattia che, somministrando questo tipo di immunoterapia, i linfociti T si espandono di numero e aumentano la loro funzione, ovvero rilasciano citochine in grado di inibire la replicazione virale ed eliminano le cellule infette, abbattendo di fatto il virus», ha spiegato Matteo Iannacone, coordinatore dello studio e direttore della Divisione di Immunologia, Trapianti e Malattie Infettive dell’IRCCS Ospedale San Raffaele. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Science Translational Medicine. (Agenbio) Etr 12:00.