Roma, 9 febbraio 2024 (Agenbio) – Un’indagine guidata da studiosi dell’Università di Bologna rivela che due diverse popolazioni provenienti dal villaggio Misión Nueva Pompeya, in Argentina – i Wichí e i Criollos – mostrano età biologiche diverse: una disparità di invecchiamento che dipende da un’intricata rete di fattori genetici, culturali, sociali, ecologici e ambientali.
Gli studiosi hanno deciso di analizzare le differenze di invecchiamento mantenendo profili genetici e culturali distinti: i Wichí sono un popolo nativo americano, rimasto a lungo isolato dai diversi eventi migratori avvenuti nel continente sudamericano, mentre i Criollos sono un gruppo geneticamente caratterizzato dall’incrocio tra diversi popoli indigeni e i primi colonizzatori europei.
Attraverso una serie di analisi epigenetiche, i ricercatori hanno rilevato che i Wichí mostrano un’età biologica più elevata rispetto ai loro vicini Criollos.
Per cercare di spiegare queste differenze, gli studiosi hanno preso in considerazione diversi parametri e dati etnografici, tra cui lo stato nutrizionale, lo stato socioeconomico, il contesto ecologico e la positività a Tripanosoma cruzi, un parassita endemico in queste zone.
Altri fattori chiave suggeriti potrebbero poi riguardare l’accesso all’acqua potabile e l’esposizione a malattie infettive. L’accelerazione dell’età epigenetica osservata tra i Wichí potrebbe essere infatti attribuita all’aumento dei tassi di infiammazione dovuti a infezioni ricorrenti.
Anche la storia genomica ha giocato un ruolo: dalle analisi condotte, infatti, è emerso come specifiche regioni genomiche di origine nativa influenzino gli orologi epigenetici. Lo studio è stato pubblicato su Evolution, Medicine & Public Health. (Agenbio) Etr 11:00.