Roma, 12 febbraio 2024 (Agenbio) – Analizzando dati satellitari avanzati e segnali sismici, un team di ricercatori dell’INGV e del Cnr-Irea ha tracciato la mappa della sorgente vulcanica dell’isola di Vulcano e delineato chiaramente le implicazioni di questa scoperta per la sicurezza dell’area.
Il focus principale dello studio è stato la comprensione della riattivazione vulcanica e la stima della pericolosità associata.
«Esaminando i dati satellitari InSAR e i segnali sismici, – spiega Valentina Bruno, ricercatrice dell’Osservatorio Etneo dell’INGV – abbiamo identificato la sorgente, posizionata a 500 metri sotto l’area craterica di Vulcano, operante tra luglio e dicembre 2021. Utilizzando serie temporali InSAR e dati GNSS da Sentinel 1 e dell’Osservatorio Etneo dell’INGV, abbiamo localizzato e valutato l’evoluzione della sorgente. Gli eventi VLP (Very Long Period, eventi sismici legati alla pressurizzazione dei fluidi nel sistema idrotermale di Vulcano), riscontrati tra luglio e dicembre 2021, hanno supportato l’aumento della dilatazione dell’area vulcanica e sono stati associati al sistema idrotermale sotto il cono de La Fossa». Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters. (Agenbio) Etr 11:00.