Roma, 13 febbraio 2024 (Agenbio) – Chi ben comincia è a metà dell’opera. Il detto vale pure per l’alimentazione. Già, perché se i bimbi sono ben nutriti fin dal primo anno di nascita sviluppano un minor rischio di ammalarsi in futuro di malattie infiammatorie intestinali. Ciò che occorre è una dieta sana, quindi ricca di pesce e verdure e decisamente povera di bevande zuccherate. A rivelarlo è un ampio studio pubblicato sulla rivista Gut e condotto presso l’Università di Göteborg. È stata certificata l’importanza di una dieta preventiva per i neonati per preservare la loro salute a lungo termine. Un fattore non di poco conto, considerando gli aumenti globali dei casi di malattia infiammatoria intestinale (IBD), che include la malattia di Crohn e la colite ulcerosa. A tal proposito si ritiene che l’alimentazione abbia un ruolo cruciale nello sviluppo di patologie epatiche considerato il loro impatto sul microbioma intestinale. Ebbene, da quanto emerso le diete di media e alta qualità all’età di un anno sarebbero associate a un rischio complessivamente inferiore del 25 per cento di IBD rispetto a una dieta insalubre. Inoltre, un elevato consumo di pesce a un anno è associato a un rischio complessivamente inferiore rispetto al suo opposto, e a un rischio inferiore del 54 per cento di colite ulcerosa. Al contrario, il consumo di bevande zuccherate aumenta del 42 per cento il rischio di sviluppare una problematica intestinale. (Agenbio) 13:00 Des