Roma, 14 febbraio 2024 (Agenbio) – Preoccupazione sempre più alta in tutta Europa per l’utilizzo del gas esilarante come droga. In realtà non si tratta di una novità: già verso la fine del 2022 l’Emcdda, il Centro di monitoraggio europeo su droghe e dipendenze, aveva definito l’uso ricreativo del protossido di azoto (o ossido di diazoto) come un vero problema. E oggi che un giocatore della Premier League è entrato in riabilitazione per curarne la dipendenza, l’argomento è tornato di strettissima attualità. Ricordiamo che il ‘gas esilarante’ è ritenuto legittimo per scopi medici, industriali, commerciali e scientifici, ma tra i giovani è usato per i suoi effetti psicoattivi che provocano sensazioni di euforia, rilassamento e distacco. Parliamo di un prodotto che soprattutto a partire dal 2017 è facilmente reperibile, oltre ad avere un costo piuttosto basso. Con l’aumento del numero di persone che ne fanno ricorso inevitabilmente è aumentato anche il numero degli avvelenamenti. Questi sono i dati contenuti nel report che riguardano alcuni Paesi europei: i casi sono aumentati da 16 nel 2015 a 73 nel 2021 in Danimarca; da 10 nel 2017 a 134 nel 2020 in Francia; da 13 nel 2015 a 144 nel 2020 nei Paesi Bassi. (Agenbio) 11:00 Des