Roma, 16 febbraio 2024 (Agenbio) – Un gruppo di ricercatori dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, coordinato da Katia Scotlandi, direttrice del Laboratorio di Oncologia sperimentale, ha identificato specifici anticorpi anti-CD99 che attaccano il tumore su due fronti, agendo sia sulle cellule tumorali sia sul microambiente tumorale. Questi anticorpi potrebbero avere potenzialità terapeutiche contro il sarcoma di Ewing e altre patologie tumorali.
L’antigene CD99 viene sollecitato, tramite il riconoscimento da parte di specifici anticorpi, a indurre la morte delle cellule tumorali. Ciò può avvenire poiché CD99 determina l’attivazione di segnali cosiddetti “eat me” e l’inibizione di opposti segnali, detti “don’t eat me”, sulla superficie delle cellule neoplastiche. A sua volta tutto questo favorisce l’attività di fagocitosi da parte dei macrofagi, cellule dell’immunità innata in grado di inglobare e neutralizzare cellule e molecole pericolose.
Poiché l’antigene CD99 è espresso pure sugli stessi macrofagi, gli anticorpi anti-CD99 agiscono anche su queste cellule, favorendo lo sviluppo di speciali macrofagi M1 con caratteristiche anti-tumorali.
I risultati dello studio, sostenuto da Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro, sono stati pubblicati sulla rivista Cancer Immunology Research. (Agenbio) Etr 09:00.