Roma, 19 febbraio 2024 (Agenbio) – L’artrosi al ginocchio, la cosiddetta gonartrosi, è una patologia molto invalidante e colpisce le persone dopo i 60 anni. La buona notizia è che si può stare meglio e controllare il dolore grazie ai numerosi trattamenti esistenti e soprattutto alle nuove tecnologie, anche senza ricorrere a interventi chirurgici. La nuova frontiera della medicina è una terapia digitale: l’intelligenza artificiale studia e gestisce in tempo reale il paziente nei momenti di riabilitazione. Un progetto di ricerca dell’Università del Salento, coordinato da Andrea Bernetti (professore ordinario di Medicina fisica e riabilitativa del corso di Laurea MedTec) prevede la sperimentazione clinica di un’applicazione per il trattamento dell’artrosi al ginocchio che ne riduca il dolore e migliori la funzione dell’articolazione. Il lavoro che prende il nome di “Sydidoa” o “Symptomatic Digital Drugs for Osteoarthritis” ha come partner l’Università Campus Bio-Medico di Roma, l’Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara e l’Università degli Studi dell’Aquila. Come spiega Bernetti «l’applicazione funziona attraverso un sistema di riconoscimento video dei movimenti eseguiti dal paziente (video motion track) durante l’esecuzione di alcuni esercizi prescritti dal medico. Il paziente esegue l’esercizio mostrato da un video sullo schermo e, in tempo reale, la telecamera del dispositivo riconosce se il paziente lo stia eseguendo bene o meno, avvisandolo in caso di errore». Tuttavia, l’efficacia dell’applicazione dovrà essere dimostrata da uno studio clinico. (Agenbio) Anna Lavinia 10:00