Roma, 27 febbraio 2024 (Agenbio) – Attraverso la stampa 3D e un particolare impiego del ghiaccio, per la prima volta sono stati creati dei vasi sanguigni artificiali in tessuto ingegnerizzato. La creazione all’avanguardia, realizzata da un team di scienziati della Carnegie Mellon University, potrebbe avere ottimi sviluppi nei trapianti di organi artificiali dato che solo negli Stati Uniti, oltre 100mila persone necessitano di un trapianto. L’alto numero di richieste è infatti nettamente superiore alla reale disponibilità di organi come cuori, fegati e reni. I lunghi tempi di attesa ogni anno mietono numerose vittime, circa 6mila americani perdono la vita aspettando l’organo della salvezza. Per questo motivo, l’idea di creare tessuti artificialmente potrebbe essere una risorsa rivoluzionaria per il mondo dei trapianti. Non solo, l’innovativa creazione potrebbe essere utilizzata per testare gli effetti dei farmaci sui vasi sanguigni. La sfida è quella di creare reti di vasi sanguigni negli organi artificiali, in grado di muoversi e assomigliare a quelli naturali del corpo. L’uso del ghiaccio nella stampa è fondamentale per ottenere una struttura molto liscia: l’acqua, pur congelandosi completamente, mantiene una fase liquida in cima. Una volta stampate in 3D, le sagome vengono incorporate in un liquido gelatinoso chiamato GeIMA che si indurisce lasciando che il ghiaccio si sciolga e creando così canali realistici per i vasi sanguigni. All’interno di questi, successivamente, gli scienziati introducono le cellule endoteliali. (Agenbio) Anna Lavinia 9:00