Haltadefinizione ha avuto una collaborazione con FAI per l’acquisizione in gigapixel di alcuni dipinti di Palazzo Moroni di Bergamo.
Roma, 28 febbraio 2024 (Agenbio) – Il seicentesco Palazzo Moroni, dopo un intervento di restauro durato più di tre anni, a novembre 2023 ha riaperto le sue porte al pubblico. Ci troviamo tra le mura storiche di Bergamo, riconosciute patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Il FAI, che ha acquisito il Palazzo nel 2019, durante l’operazione di restauro, ha deciso di coinvolgere in una collaborazione Haltadefinizione. Il progetto consiste nella digitalizzazione in gigapixel di una selezione di dipinti di Palazzo Moroni, tra i quali dei capolavori di Giovan Battista Moroni. L’obiettivo del progetto è quello di supportare il Fondo per l’Ambiente Italiano che sta lavorando per la costruzione di un archivio digitale di tutte le collezioni.
I dipinti digitalizzati ad altissima risoluzione di Palazzo Moroni arricchiscono così l’Image Bank di Haltadefinizione, insieme ai capolavori della Galleria degli Uffizi, della Pinacoteca di Brera, del Museo del Cenacolo Vinciano, della Galleria Nazionale dell’Umbria e di altre prestigiose sedi culturali. Haltadefinizione ha sviluppato delle tecnologie che permettono di ottenere immagini digitali ad altissima risoluzione dei dipinti, tramite l’unione e l’elaborazione di una grande quantità di singoli scatti fotografici a porzioni del medesimo soggetto, poi ricomposti grazie ad algoritmi appositamente studiati. In questo modo tutti ognuno di noi può osservare i quadri con occhi diversi: le immagini frutto di questi processi di digitalizzazione infatti possono essere ingrandite decine di volte senza perdere definizione, permettendo di esplorare dettagli praticamente invisibili a occhio nudo, come le sottili pennellate sui volti dei personaggi ritratti e di vivere un’esperienza del tutto innovativa. Soprattutto per gli studiosi e gli appassionati d’arte questa nuova modalità di osservazione permette di entrare nel profondo di un’opera e di cogliere a pieno la bellezza e ogni minima sfumatura.
Tra le opere digitalizzate riconosciamo tre capolavori di Giovan Battista Moroni, uno dei più importanti pittori del Cinquecento italiano, che ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della ritrattistica rinascimentale.
Stiamo parlando dei ritratti di Gian Gerolamo Grumelli, di Isotta Brembati e di un’anziana donna vestita di nero. Grazie all’osservazione dei ritratti digitalizzati, si può cogliere un’evidente intenzione da parte del pittore di dare una caratterizzazione individuale e maggiore umanità ai suoi personaggi.
Le tecnologie che hanno permesso la digitalizzazione sono state certificate dall’Istituto Centrale del Restauro e si rivelano fondamentali sia per monitorare lo stato di conservazione delle opere sia per valorizzare le collezioni del FAI attraverso attività di studio, ricerca e analisi comparativa.
Oltre all’acquisizione delle immagini in gigapixel, Haltadefinizione ha realizzato tre repliche dei ritratti di Giovan Battista Moroni. Queste sono attualmente esposte nella Sala dell’Età dell’Oro di Palazzo Moroni, sostituendo per poco figli originali.
Le opere digitalizzate e le repliche fanno parte della mostra “Moroni (1521 – 1580). Il ritratto del suo tempo” organizzata dalle Gallerie d’Italia di Milano, accessibile fino al primo aprile 2024. (Agenbio) Eleonora Caruso 9:30