Roma, 29 febbraio 2024 (Agenbio) – Lo scioglimento causato dal riscaldamento globale sta deteriorando rapidamente il segnale climatico contenuto nei ghiacciai delle isole Svalbard, nel Circolo polare artico.
A scoprirlo è stato un gruppo di ricerca internazionale, coordinato dall’Istituto di scienze polari del Cnr e dall’Università Ca’ Foscari Venezia, autore di una ricerca pubblicata sulla rivista The Cryosphere.
Dal 2012 al 2019, il team ha studiato l’evoluzione del ghiacciaio dell’Holtedahlfonna, uno dei più elevati dell’arcipelago delle Svalbard, scoprendo che il segnale climatico, visibile nel 2012, era completamente scomparso nel 2019.
«L’arcipelago delle Svalbard è particolarmente sensibile ai cambiamenti del clima, a causa dell’altitudine relativamente bassa delle sue principali calotte glaciali – spiega Carlo Barbante, direttore del Cnr-Isp e professore all’Università Ca’ Foscari -. Inoltre, la posizione geografica enfatizza il fenomeno dell’amplificazione artica, ossia l’aumento delle temperature più rapido rispetto alla media globale, causato da processi come la riduzione del ghiaccio marino e dell’albedo, che è la capacità di rifrazione dei raggi solari. Quest’ultima, tipica delle superfici chiare, contribuisce a mantenere le temperature più basse».
Proprio per mettere in salvo questi archivi, nel 2023 i ricercatori impegnati nei progetti Ice Memory e Sentinel hanno portato a termine una complessa campagna di perforazione del ghiacciaio dell’Holthedalfonna, riuscendo a estrarre tre carote di ghiaccio profonde. La speranza della comunità scientifica è che questi campioni contengano ancora informazioni climatiche rappresentative della regione. (Agenbio) Etr 10:00.