Roma, 7 marzo 2024 (Agenbio) – A soffrire più di tutti i danni causati dallo smog sono i bambini. Il motivo lo spiega la Commissione ambiente della Società italiana di pediatria (Sip): i più piccoli, infatti, hanno un organismo in formazione e una tendenza a respirare con la bocca evitando il filtro nasale. Inoltre, di norma trascorrono più tempo all’aria aperta rispetto agli adulti. Addirittura, i primi rischi deriverebbero già dalla gravidanza con l’esposizione da traffico veicolare che può comportare patologie respiratorie croniche, come ad esempio l’asma. Dato l’eccesso di polvere sottili nell’aria anche la fertilità stessa può essere messa a rischio. I pediatri, comunque, fanno distinzione tra quelli che sono gli effetti a breve termine dell’inquinamento e quelli a lungo termine. Per i bambini cresciuti fin dalla nascita in aree-urbane è maggiore il rischio di sviluppare infezioni respiratorie come otiti, polmoniti e bronchioliti. In questi soggetti aumenta il numero di riacutizzazioni, visite d’emergenza e ricoveri. Ma crescere in ambienti particolarmente inquinati può provocare dei danni anche a distanza di tempo. Bisogna fare attenzione ai cosiddetti ‘primi mille giorni’ è il monito del consigliere Sip Rino Agostiniani, cioè all’arco di tempo che va dal concepimento fino ai primi due anni di vita. (Agenbio) 14:00 Des