ROMA. “Desidero ringraziare, a nome di tutti i biologi italiani, moltissimi dei quali impegnati nei laboratori di analisi cliniche (pubblici o accreditati), il governatore della Regione Lazio, Francesco, Rocca, per la coerenza ed il coraggio dimostrati nel chiedere al ministro Schillaci il differimento dell’entrata in vigore del nuovo Nomenclatore tariffario per le prestazioni specialistiche e ambulatoriali, attesa a partire dal prossimo 1 aprile”. Lo dichiara, in una nota, il sen. Vincenzo D’Anna, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini regionali dei Biologi (FNOB), ribadendo come Rocca “abbia agito nel generale silenzio e disinteresse di tutti quanti gli altri suoi colleghi, soprattutto i governatori del Sud le cui regioni sono maggiormente colpite dal provvedimento governativo dal momento che non hanno la possibilità di rifondere risorse finanziarie per poter incrementare le tariffe di remunerazione”. Tutto questo, rilancia D’Anna: “nel mentre Lombardia ed Emilia Romagna hanno invece già prontamente rimpinguato, con fondi propri, l’entità di tali tariffe”. Insomma: “un’ulteriore sperequazione” per il presidente della FNOB, che “colpisce le strutture sanitarie e le popolazioni del Meridione oltre alle migliaia di operatori che non potranno materialmente erogare prestazioni per l’inconsistenza della remunerazione prevista nel nuovo tariffario capestro”. “Il ministro ed il governo tengano nel debito conto il diritto alla salute di tutti i cittadini italiani indipendentemente dal luogo in cui risiedono” conclude D’Anna.