Roma, 22 marzo 2024 (Agenbio) – La proteina hMENA e alcune sue varianti sono in grado di influenzare il microambiente tumorale, un ecosistema molto eterogeneo che può contribuire alla crescita, alla progressione o alla remissione del tumore.
A scoprirlo è stato un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena, autore di uno studio pubblicato sulla rivista eBioMedicine.
Negli esperimenti, i ricercatori hanno utilizzato sofisticate tecnologie che consentono di studiare le cellule del microambiente tumorale, la loro localizzazione spaziale e i segnali che impiegano per comunicare tra di loro. Hanno potuto così generare una specie di “carta d’identità” del tumore.
Con analisi biocomputazionali avanzate, hanno poi individuato una “firma” molecolare con la quale è possibile predire se pazienti con carcinoma del polmone a stadio precoce della malattia hanno un rischio più o meno alto di andare incontro a recidive. Con tale “firma” molecolare sembra anche possibile individuare i pazienti che hanno maggiori probabilità di rispondere a immunoterapie, non solo in caso di tumori del polmone, ma anche di melanoma e di tumori della mammella di tipo triplo-negativo.
La scoperta ha permesso di individuare nuovi meccanismi coinvolti in una efficiente risposta immunitaria antitumorale e potrà aprire la strada a nuove terapie combinate sempre più efficaci. (Agenbio) Etr 10:00.