Roma, 25 marzo 2024 (Agenbio) – Secondo un nuovo studio condotto da ricercatori dell’University College London e della Erasmus University Rotterdam, una risposta entusiasta al cibo nella prima infanzia può essere collegata a una maggiore probabilità di manifestare sintomi di disturbi alimentari nell’adolescenza.
Lo studio, pubblicato su The Lancet Child & Adolescent Health, ha esaminato i dati di un sondaggio condotto su 3.670 giovani nel Regno Unito e nei Paesi Bassi. I ricercatori hanno scoperto che una reattività alimentare particolarmente elevata, definita come il bisogno di mangiare quando si guarda, si annusa o si assaggia cibo appetitoso, all’età di quattro e cinque anni era collegata a una maggiore probabilità di riferire una serie di sintomi di disturbi alimentari all’età di 12.
Il team ha anche scoperto che un ritmo più lento nel mangiare e un senso di sazietà più rapido nella prima infanzia può essere protettivo contro lo sviluppo successivo di alcuni sintomi di disturbo alimentare. Una maggiore reattività alimentare è stata collegata a un aumento che va dal 16% al 47% delle probabilità di riferire sintomi di disturbi alimentari. (Agenbio) Cdm 12:00.