Roma, 25 marzo 2024 (Agenbio) – In uno studio collaborativo, i ricercatori dell’Università di Kyushu e della Harvard Medical School hanno identificato proteine che possono trasformare o “riprogrammare” i fibroblasti – le cellule più comunemente presenti nella pelle e nel tessuto connettivo – in cellule con proprietà simili alle cellule progenitrici degli arti. Pubblicate su Developmental Cell, le scoperte dei ricercatori hanno migliorato la comprensione dello sviluppo degli arti e posto le basi per la terapia rigenerativa in futuro.
Il nuovo metodo, che riprogramma direttamente le cellule dei fibroblasti in cellule progenitrici degli arti e bypassa le cellule staminali pluripotenti indotte, semplifica il processo e riduce i costi. Mitiga anche la preoccupazione che le cellule possano diventare cancerose, cosa che spesso si verifica con le cellule staminali pluripotenti indotte.
I ricercatori non solo hanno confermato che le cellule progenitrici degli arti riprogrammate avevano un’espressione genetica simile alle cellule progenitrici degli arti naturali, ma che mostravano anche capacità simili. “Queste cellule riprogrammate non sono solo imitazioni molecolari; abbiamo confermato il loro potenziale di svilupparsi in tessuti specializzati degli arti, sia in piastre di laboratorio (in vitro) sia in organismi viventi (in vivo)”, afferma Yuji Atsuta, uno degli autori. (Agenbio) Cdm 11:00.