Roma, 26 marzo 2024 (Agenbio) – Gli scienziati dell’Università del Michigan hanno scoperto nei topi una proteina “sensore” che permette di avvertire temperature inferiore ai 15°. Il particolare studio di laboratorio pubblicato su Nature Neuroscience apre a nuove ipotesi per capire meglio le reazioni dell’organismo al freddo e dunque come poter essere potenziale bersaglio per alcune malattie. Ad esempio, un possibile scopo terapeutico per trattare il dolore nei pazienti che sentono la sensazione del freddo in modo sovrastimolato. La proteina protagonista si chiama GluK2 ed è localizzata nel sistema nervoso periferico e a livello cerebrale, dove riceve segnali chimici che si relazionano con i neuroni. Si può immaginare come una sorta di “sensore del freddo” che elabora i segnali della temperatura e media la percezione del freddo. (Agenbio) Anna Lavinia 9:00